Didattica

L’insegnamento dell’Arpa nelle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale in Italia

L’insegnamento dello strumento musicale nella scuola media prende il via in forma di sperimentazione in tutto il territorio italiano negli ultimi anni ’70.

Nel 1999 lo strumento diventa una materia curricolare a tutti gli effetti, con frequenza obbligatoria, valutazione sulla scheda ed esami per i ragazzi, graduatorie provinciali per i docenti e l’istituzione della classe di concorso A077 (strumento musicale nella scuola media). La scelta dei ragazzi, oggi può essere effettuata, come da D. M. 201 del ’99, tra ben 14 strumenti: arpa, chitarra, clarinetto, corno, fagotto, fisarmonica, flauto, oboe, percussioni, pianoforte, sassofono, tromba, violino e violoncello. I programmi didattici si articolano in lezioni settimanali di strumento individuali e di teoria, lettura musicale e musica d’insieme collettive. Sono inoltre previsti saggi e concerti vari durante l’intero anno scolastico. Lo scopo dei corsi è orientativo e pone le basi per un’eventuale prosecuzione degli studi musicali presso i Licei musicali, che sono, purtroppo, ancora troppo pochi, e nei Conservatori. In circa trent’anni, le scuole medie ad indirizzo musicale (SMIM), hanno avuto una notevole espansione in Italia; il livello di professionalità degli insegnanti e la crescente richiesta delle famiglie hanno infatti permesso l’apertura di nuovi corsi. Va però sottolineato che l’insegnamento dell’arpa nelle SMIM non è presente che in poche regioni italiane. A tutt’oggi risultano attivate a chi scrive solo una dozzina di corsi di arpa, prevalentemente nel centro-sud, e grandi città come Roma e Milano ne sono praticamente prive. Questo dovrebbe incoraggiare le arpiste italiane a muoversi per l’attivazione di tali corsi, che rappresentano senza dubbio una valida opportunità lavorativa, anche perché l’arpa sta attraversando un positivo periodo di rinascita culturale nel nostro Paese.

Posso raccontare la mia esperienza in tal senso. La scuola media dove insegno arpa è diventata ad indirizzo musicale da 6 anni grazie all’incontro delle istanze di noi musicisti e di un dirigente scolastico particolarmente sensibile alla materia musicale.

Dapprima abbiamo effettuato lezioni-concerto nelle classi quinte elementari del bacino d’utenza, poi, effettuate le iscrizioni che sono arrivate copiose, abbiamo raccolto firme tra le istituzioni musicali e non della città, per supportare la nostra domanda al Provveditorato agli studi che, puntualmente, ha accolto la nostra richiesta. Il quartiere di Brescia dove insegno ha, inoltre, la peculiarità di essere particolarmente multietnico e dunque anche il corso ad indirizzo musicale si pone l’obbiettivo di valorizzare, attraverso un repertorio musicale vario, l’eterogeneità d’origine degli alunni, in quanto produttrice di un positivo scambio interculturale.

Per finire, elenco qui di seguito, i semplici adempimenti necessari per l’apertura di nuovi corsi ad indirizzo musicale, certa di incoraggiare le arpiste italiane ad incentivare questa offerta formativa unica.

  • Il Collegio Docenti della scuola, dopo essere stato informato della normativa di riferimento, approva l’istituzione del corso ad indirizzo musicale (classe di concorso A077). L’approvazione del Collegio può essere impostata, per esempio, con comunicazione ciclostilata e raccolta firme dei docenti, per poi essere  formalizzata nel primo collegio utile.
  • Il Consiglio d’Istituto delibera l’istituzione del corso ad indirizzo musicale (classe di concorso A077).
  • Il Collegio Docenti inserisce nell’orario aggiuntivo obbligatorio del POF il corso ad indirizzo musicale come materia curricolare.
  • Si ritiene opportuno sensibilizzare gli alunni delle quinte classi elementari del bacino d’utenza e i loro genitori, attraverso  lezioni concerto tenute dagli stessi docenti di strumento o da ragazzi, generalmente nel mese di dicembre. In tale occasione verranno consegnati ai ragazzi dei questionari e del materiale informativo. Si consiglia di deliberare la scelta dei quattro strumenti dopo aver esaminato le richieste dell’utenza.
  • Effettuata l’iscrizione al corso ad indirizzo musicale da parte dei genitori, i ragazzi  vengono convocati per sostenere la prova orientativo-attitudinale generalmente nei primi giorni di febbraio, ed esaminati da una commissione composta dal  Dirigente  scolastico, dall’insegnante di Educazione Musicale e da docenti di strumento già impiegati presso altre scuole della provincia.
  • L’ente scolastico invia al C. S. A. (ex  Provveditorato agli studi) territorialmente competente, la richiesta di apertura di un nuovo corso ad indirizzo musicale, i quattro strumenti scelti e i dati  sulla formazione della classe prima, generalmente nel mese di Marzo.

Questo articolo é stato pubblicato da
Annabella Palleri