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Torino città delle 1000 corde

Letizia Belmondo

Una kermesse ovvero, come recita il dizionario, una manifestazione collettiva allegra e rumorosa all’insegna delle corde pizzicate, vedrà il Conservatorio statale di musica “G. Verdi” di Torino e la Città protagonisti dal 2 al 18 marzo prossimi. Torino città delle 1000 corde è un progetto che approda nel capoluogo piemontese dopo alcuni anni di fortunati appuntamenti simili svoltisi in diverse località del nostro paese (da Pordenone a Como). Ma a Torino la manifestazione di quest’anno è assolutamente ‘enorme’: dieci giorni filati (una forzata pausa solo la domenica 5) di concerti e happenings musicali di ogni tipo e per ogni palato, sempre e solo all’insegna delle corde pizzicate, arpa e chitarra, tra tutte.

Si inizia il 2 marzo, dunque, alla Co-housing Giovani Gruppo Abele con un laboratorio della grande Elena Casoli e che porterà alla realizzazione di una pietra miliare della musica del Novecento, In C di Terry Riley. Grande botto il venerdì 3 marzo, con la prosecuzione del workshop nel Salone del Conservatorio e, tra le 17 e le 18, inaugurazione ‘ufficiale’ di Torino, Città delle 1000 corde con venticinque formazioni dal solista all’ensemble di chitarre, dal jazz al classico alla musica d’oggi in contemporanea in vari luoghi della città. La sera, poi, all’interno del ciclo delle Serate Musicali del Conservatorio, non poteva mancare un concerto con al centro la chitarra, con brani succulenti di Scholz, Mirto e Riley con ospiti quali Elena Casoli, Giorgio Mirto, Elisa Villa e I Moderni oltre ad allievi del Conservatorio e del Liceo Musicale Cavour. Il 4 marzo, presso la Sala lettura della Biblioteca del Conservatorio Convegno (ma più che un Convegno è un incontro di esperienze, dai toni non necessariamente formali): Professione chitarrista.

Si riposa la domenica, ma lunedì e martedì 6 e 7 ecco, nel Salone del Conservatorio, Lincoln Almada con il suo Laboratorio di improvvisazioni, linguaggi e ritmi sudamericani.

Lincoln Almada

L’8 marzo Concerto deI Mercoledì del Conservatorio dal titolo Mauro Giuliani e Johann Neopomuk Hummel concerti
sti al Congresso di Vienna con un programma veramente accattivante: la Rossiniana n. 5, l’Originäl Märsche, La battaglia di Marengo, Abschid (dai Lieder op. 89) e Ombre amene (dalle Ariette italiane op. 95) di Mauro Giuliani; il Rondò all’Ungherese (da Sei Bagatelle op. 107) di Hummel, e l’anomalo brano ‘in condominio’ compositivo Le sentinelle di Giuliani-Hummel. E inoltre audio e video a cura degli studenti. La sera, alla Chiesa del Santo Volto: Harparade, 100 arpe in concerto accompagnate da voci narranti.

Nel pomeriggio del 9 marzo, all’Auditorium Rai “A. Toscanini”, incontro con Elisabeth Fontan-Binoche Una vita per l’arpa

Elisabeth Fontan-Binoche

il giorno seguente, nel Salone dei Concerti del Conservatorio sarà la volta, per gli Incontri col Maestro, di Emmanuel Ceysson, che si intersecherà con la masterclass di Letizia Belmondo.

                                                                               Emmanuel Ceysson

Si prosegue l’11 marzo con, da un lato la prosecuzione della masterclass arpistica della Belmondo e, dall’altro, nella Sala lettura della Biblioteca del Conservatorio, quella del duo chitarristico Claudio Maccari e Paolo Pugliese. Il progetto termina con il concerto finale della masterclass di liuto tenuta da Edoardo Eguez che avrà luogo sabato 18 marzo 2017 alle ore 16.30. C’è solo l’imbarazzo della scelta, insomma!

L’iniziativa beneficia del patrocinio della Città di Torino e del sostegno e/o della collaborazione di:

Amici dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Biblioteche Civiche Torinesi, Borgo Medievale Torino, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani – Centro di produzione teatrale, Beba – Birra integrale, Oz, Edizioni Musicali Sinfonica, Feletti, Galup, Guitare Actuelle, GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e contemporanea, Liceo classico e musicale “Cavour”, Gelateria “Alberto Marchetti”, Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando”, Museo della frutta “Francesco Garrier Valletti”, Palazzo Madama, Salvi Harps, Six Ways, Università degli Studi di Torino – Sistema Museale di Ateneo.

 


Questo articolo é stato pubblicato da
Redazione Redazione di IN CHORDIS, la rivista online dell'Associazione Italiana dell'Arpa.