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L’Associazione Bochsa

Presentazione di Emanuela Degli Esposti  e  Marianne Gubri

Il 6 giugno 2014 nella meravigliosa cornice dell’Oratorio di Santa Cecilia a Bologna, abbiamo ascoltato uno splendido, applauditissimo concerto completamente dedicato a Nicolas Robert Charles Bochsa. Musica di altissimo livello raramente eseguita, come il Notturno in re minore per flauto e arpa, la Grande Sonata per arpa sola (tra le otto composte da Bochsa, è quella di cui è rimasto soltanto il primo tempo e fu scritta probabilmente dopo il 1820), le Arie da “La donna del Lago” di Rossini e la Grande Sonata op.5 per pianoforte con accompagnamento di flauto. Eccellenti interpreti: Paola Perrucci, arpa – Gianni Lazzari e Daniele Salvatore, flauti – Carlo Mazzoli,fortepiano. Il Concerto ha presentato l'”Associazione Bochsa”, fondata dall’arpista Paola Perrucci. Nel corso di un precedente incontro con Paola, abbiamo creato un sodalizio tra le nostre associazioni e stiamo pensando di effettuare degli eventi dedicati a Bochsa e ai compositori a lui contemporanei. Nel frattempo pubblichiamo con grande piacere alcune note  che ci ha inviato, ringraziandola per averci così emozionato con il concerto, effettuato  sulla  sua magnifica Erard datata 1820( fornita di un ottavo pedale).

DSC06314Paola Perrucci al termine del concerto nell’Oratorio di Santa Cecilia

L’ASSOCIAZIONE BOCHSA

L’Associazione musicale “N. CH.R.Bochsa” nasce con lo scopo di divulgare e far conoscere il repertorio e l’evoluzione organologica dell’arpa attraverso lo studio di N. Ch. R. Bochsa, musicista del quale porta il nome, e di altri compositori a lui contemporanei che hanno contribuito all’ideazione dell’arpa a pedali. N. Ch. Bochsa, compositore e arpista francese del XIX sec. è l’esponente più rappresentativo del mondo arpistico dei primi dell’Ottocento in Europa il quale, più di altri suoi contemporanei, ha contribuito a incrementare la tecnica arpistica e il repertorio alla luce delle innovazioni che si stavano realizzando all’epoca, sia nel linguaggio musicale che nella prassi strumentale. La sua produzione musicale è estremamente varia: oltre alle opere scritte agli inizi della sua carriera di compositore, che hanno riscosso notevole successo, egli ha adoperato l’arpa in una grande varietà di brani con abbinamenti strumentali molteplici, sviluppando sempre una scrittura originale e interessante per la costruzione armonica e formale. Inoltre egli si è adoperato alla produzione di lavori didattici, che rappresentano a tutt’oggi la parte più ragguardevole della didattica arpistica. Proprio attraverso la sua produzione musicale, che, a volte, è stata scritta a quattro mani( prassi in uso nei primi decenni dell’Ottocento) in collaborazione con i grandi virtuosi del tempo (Kreutzer, Duvernoj ecc. ), l’Associazione intende dunque promuovere lo studio dell’evoluzione della scrittura dell’arpa di pari passo a quella degli strumenti con i quali esiste maggior repertorio in comune. In particolar modo ci si intende occupare della scrittura di brani per arpa e fortepiano, strumento con il quale è stato creato un grandissimo repertorio di interesse soprattutto per la scrittura musicale, che vede i due strumenti molto vicini dal punto di vista tecnico-virtuosistico.

L’attività di divulgazione è prevista in ambito regionale, nazionale e internazionale mediante la promozione di concerti, incontri, seminari, pubblicazioni, incisioni ed in genere con ogni mezzo idoneo alla realizzazione dello scopo sociale. Per la realizzazione dell’attività concertistica l’associazione si avvale di un gruppo di musicisti scelto dal Consiglio Direttivo.

La sede dell’Associazione è in via Quadri,11 Bologna

(Paola Perrucci)

Ecco il link della pagina FB dell’Associazione Bochsa (presto sarà attivo anche il sito)

https://www.facebook.com/associazionemusicalebochsa?fref=ts

L’arpa Erard a 8 pedali à renforcement 

erard

L’arpa Erard a 8 pedali à renforcement di Paola Perrucci è stata costruita a Londra successivamente al 1820, con il numero di serie 5006 e fu acquistata da una nobile famiglia marchigiana che la custodì gelosamente, in perfetto stato di conservazione.

Un esemplare identico, con il numero di serie 3218, si trova presso la collezione Fernanda Giulini nella sede della Fondazione Medici-Giulini.

La ditta Erard di Parigi, celebre per la produzione di arpe e pianoforti, nel 1792 apre una succursale a Londra e tra il 1799 e il 1800 fonda una casa editrice musicale . Nel 1810 brevetta l’arpa a doppio movimento (anche se la sua ideazione risale al 1801) e nel 1815 viene presentata all’ Académies des Sciences.

L’ Erard produsse principalmente due tipi di arpe che prendono nome dalla loro connotazione estetica. Il primo, a cui appartiene l’arpa sopra descritta,

è detto “harpe grecque” ed è caratterizzato da uno stile classico con 43 corde, prodotto fino al 1840; il secondo, denominato“ harpe gothique”, ha invece una decorazione neogotica e fu prodotto a partire dal 1835 con 46 corde.

Nel 1785 Erard, ispirato dal compositore e arpista praghese Johann Baptist Krumpholtz ( 1747- 1790), costruì un’arpa munita di sportelli ( Harpe à renforcement) praticando quattro o cinque aperture regolari nella doga centrale del dorso, una sopra l’altra, e le chiuse con sportelli azionati da tiranti che potevano essere azionati da un ottavo pedale, collocato al centro della parte posteriore dello zoccolo. Questo espediente consentiva di ottenere diverse dinamiche mentre si suonava lo strumento. A questo prototipo appartiene lo strumento descritto.


Questo articolo é stato pubblicato da
Paola Perrucci