Editoria / Partiture

La Ciaccona dalla II Partita in re minore BWV 1004 di J.S.Bach

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The first performance of this version for harp of the Chaconne “Ciaccona” by Johann Sebastian Bach (5th movement of the Partita 2 BWV 1004), took place on 1 December 2007, in the Sala Bossi of the Giovan Battista Martini Conservatory in Bologna, during the concert season Ancient Organs, a heritage to listen to (XIX edition).

It was a concert in which five different realizations of the piece were proposed: Marco Bianchi performed it in the original version with a baroque violin, the guitarist Piero Bonaguri played the transcription of Andrés Segovia, I interpreted the same version I had transcribed for harp, Alessandro Taverna proposed the famous adaptation by Ferruccio Busoni at the piano, and Andrea Macinanti played the imposing transcription of Ulysses Mattey at the organ.

After several public executions, my transcription, still unpublished, was presented and analyzed in a seminar entitled “The text betrayed: Bach’s Chaconne”, organized by the Department of Composition of the Arrigo Boito Conservatory of Parma.

Over the two study days (30 and 31 May 2014) we traced a historical and analytical reading of the countless versions of this composition that Felix Mendelssohn and Robert Schumann transcribed for violin and piano, Johannes Brahms conceived on the keyboard for the Left Hand Alone, Johann Sebastian Paetsch adapted to the cello, and Alfredo Casella and Leopold Stokowsky elaborated for orchestra.

Designed by Bach probably as a posthumous tombeau for his wife Maria Barbara, who had prematurely died in 1720, the form of the Chaconne is rooted in the sixteenth century Arie and Cantilene. The composer Luigi Abbate, creator of the Parma conference, calls it “a form of funeral music that uses the motif of lamento always associated with that function, recognizable by the descending tetrachord in diatonic and chromatic variations”, and the musicologist Helga Thoene sees in it a secret language (the name “Maria Barbara” is numerically imprinted in the first four bars) through a series of hidden chorus (among these, the theme of resurrection).

There is a recording of this Chaconne (Deutsche Grammophon 333 2530) by Nicanor Zabaleta produced in 1973, unfortunately not yet supported by a publication, as the notes of the Spanish master are jealously guarded in the library of the Royal College of London (they were made available to me but only for consultation, thanks to Ieuan Jones’s support, Chair of harp).

The musicologist Maria Paci, basing her evaluation upon listening to Zabaleta’s execution, criticizes his performance on a high register of the instrument.

In 1974 Dewey Owens (1925-2006) published a transcription for harp (the only for harp version published so far), also elaborated on a high register of the instrument, where the harmonics in the arpeggio are widely used.

This version intends to enhance the value of the amazing intensity of the piece, placing the theme down an octave with respect to the violin part, as in the transcriptions for piano, so that the harp can afford maximum sound and the best density of the sound.

I deliberately refrained from providing information on the dynamics and fingerings, while on the other hand the pedals and the homophone sounds were accurately reported.

Many thanks to the composer Andrés González Leonardo Useche for his detailed revision and writing of the score.

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La prima esecuzione di questa versione per arpa della Ciaccona di Johann Sebastian Bach ,quinto tempo della II Partita in re minore BWV 1004, ebbe luogo il 1° dicembre 2007, nella Sala Bossi del Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna, nell’ambito della stagione concertistica Organi antichi, un patrimonio da ascoltare (XIX edizione).

Si trattò di un concerto in cui vennero proposte cinque diverse realizzazioni sonore del brano: Marco Bianchi la eseguì al violino barocco, nella versione originale, il chitarrista Piero Bonaguri suonò la trascrizione di Andrès Segovia, io stessa interpretai la versione che avevo trascritta per arpa, Alessandro Taverna propose al pianoforte la celebre elaborazione di Ferruccio Busoni e Andrea Macinanti suonò all’organo l’imponente trascrizione di Ulisse Mattey.

Dopo varie esecuzioni pubbliche, la mia trascrizione, ancora inedita, fu presentata e analizzata in un seminario dal titolo “Il testo tradito: la Ciaccona di Bach”, a cura del Dipartimento di Composizione del Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

Nel corso delle due giornate di studi (30 e 31 maggio 2014) fu tracciato un percorso storico-analitico delle innumerevoli versioni di questa composizione che Felix Mendelssohn e Robert Schumann trascrissero per violino e pianoforte, Johannes Brahms immaginò sulla tastiera per sola mano sinistra, Johann Sebastian Paetsch adattò al violoncello, Alfredo Casella e Leopold Stokowsky elaborarono per orchestra.

Pensata probabilmente da Bach come un tombeau postumo alla moglie Maria Barbara, scomparsa prematuramente nel 1720, la forma della Ciaccona affonda le sue radici nelle Arie e Cantilene del XVI secolo. Il compositore Luigi Abbate, ideatore del convegno parmense, la definisce «una forma di musica funebre che utilizza il motivo del lamento da sempre associato a quella funzione, riconoscibile dal tetracordo discendente nelle varianti diatonica e cromatica» e la musicologa Helga Thoene scorge al suo interno un linguaggio segreto (il nome “Maria Barbara” è numericamente impresso nelle prime quattro battute) anche attraverso una serie di corali nascosti (tra questi, il tema della resurrezione).

Della Ciaccona esiste l’incisione (Deutsche Grammophon 2530 333) di Nicanor Zabaleta prodotta nel 1973, purtroppo non ancora confortata da una pubblicazione, in quanto gli appunti del Maestro spagnolo si trovano gelosamente custoditi nella biblioteca del Royal College di Londra (li ho trovati accessibili, ma solo per consultarli, grazie al supporto di Ieuan Jones, titolare della Cattedra di arpa).

La musicologa Maria Paci, basandosi sull’ascolto dell’esecuzione di Zabaleta, critica la sua realizzazione su un registro acuto dello strumento.

Nel 1974 Dewey Owens (1925-2006) pubblicò una trascrizione per arpa (unica versione per arpa pubblicata sino ad ora), anch’essa elaborata su un registro acuto dello strumento, dove si utilizzano largamente i suoni armonici nella parte dell’arpeggio.

La mia versione intende valorizzare la struggente intensità del brano, collocando l’esposizione del tema un’ottava sotto rispetto alla parte del violino, come nelle trascrizioni per pianoforte, in modo tale che l’arpa possa offrire il massimo della sonorità e la migliore densità del suono.

Ho volutamente evitato di fornire indicazioni sulle dinamiche e sulle diteggiature, mentre sono stati accuratamente riportati i pedali e i suoni omofoni.

Il compositore Andrés Leonardo Useche González ha effettuato una dettagliata revisione e ottimizzato la stesura della partitura.

Fonti bibliografiche

Bach, Johann Sebastian – Partita II BWV 1004 per violino solo (Allemanda, Corrente, Sarabanda, Giga, Ciaccona), Kassel, Bärenreiter Urtext der Neuen Bach-Ausgabe, 1958

Bach, Johann Sebastian – Chaconne – trascription Andrès Segovia – Ed.Schott, Mainz 1963

Bach, Johann Sebastian – Chaconne from Sonata IV for unaccompanied violin – trascribed by Dewey Owens -Lyra Music Company, 1975

Bach, Johann Sebastian – Chaconne in re min. Dalla IV Sonata per violino solo – elaborazione concertistica per pianoforte a due mani di Ferruccio Busoni – Edizioni Curci, Milano

Dispense del seminario intorno alla Ciaccona di Bach “Il testo tradito” (relatori: Luigi Abbate, Roberto Gini, Francesco Dilaghi, Franco Fabbri, Andrea Saba, Emanuela Degli Esposti); Conservatorio di Musica Arrigo Boito, Parma, 2014.

Hans J. Zingel, note introduttive alla registrazione Deutsche Grammophon 2530 333 “Johann Sebastian Bach” – Nicanor Zabaleta, 1973

Helga Thoene “Tanz oder Tombeau?”Eine analitische Studie Oschersleben: Dr. Ziethen Verlag, 2001

Hudson, Richard – Chaconne – The New Grove Dictionary of Music and Musicians, Vol.4, p.100-102, edit. Stanley Sadie, London: Macmillan Publishers Limited 1981

Nicanor Zabaleta, appunti inediti conservati nella Biblioteca del Royal College di Londra.

Rattalino P. (a cura di), “La Ciaccona di Bach”. Saggio di storia dell’interpretazione. Edizione Unicopli – I quaderni di Musica Realtà, n°18 – Maria Paci, “Il violino congedato. L’arpa: la trascrizione di Nicanor Zabaleta”.

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                                                                                             Lipsia, J.S.Bach

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http://www.stellamattutinaedizioni.it/?page_id=841

(Emanuela Degli Esposti)


Questo articolo é stato pubblicato da
Redazione Redazione di IN CHORDIS, la rivista online dell'Associazione Italiana dell'Arpa.