Didattica

L’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena

[…] in questo spirito di profonda stima per la bellezza, la Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium aveva ricordato la storica amicizia della Chiesa per l’arte, e parlando più specificamente dell’arte sacra, «vertice» dell’arte religiosa, non aveva esitato a considerare «nobile ministero» quello degli artisti quando le loro opere sono capaci di rifl ettere, in qualche modo, l’infinita bellezza di Dio, e indirizzare a lui le menti degli uomini. Anche grazie al loro contributo la conoscenza di Dio viene meglio manifestata e la predicazione evangelica si rende più trasparente all’intelligenza degli uomini. Per trasmettere il messaggio affi datole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell’arte. Essa deve, infatti, rendere percepibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio.


Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, 4 Aprile 1999

L’Istituto Diocesano di Musica Sacra è l’unica struttura a Modena dove è possibile iscriversi a un corso di arpa a pedali o celtica.

La vita musicale in città è vivacissima; c’è uno splendido teatro di tradizione famoso per la sua acustica, intitolato all’illustre cittadino Luciano Pavarotti, dove si svolge tutto l’anno un’intensa attività artistica: opere, balletti, musica da camera, prosa, ecc. Poi diverse stagioni concertistiche, sia nel magnifico Duomo romanico, che nelle numerose chiese e sale attive anche in provincia.
Alla Galleria Estense è possibile ammirare l’arpa di Laura Peperara, splendidamente decorata dal Marescotti e perfettamente conservata dal 1581.

Il docente che insegna presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra si chiama Davide Burani, è nato a Modena, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Nicolò Paganini di Genova e in arpa al Conservatorio Arrigo Boito di Parma, dove ha conseguito la Laurea con lode al biennio accademico e ha collaborato come assistente didattico.
Gli allievi iscritti al suo corso provengono sia dalla città che dalla Provincia: Carpi, Mirandola, Castelfranco Emilia.
La buona visibilità di Davide come concertista e il suo sforzo di presentare l’arpa all’interno di progetti didattici nelle scuole di ogni ordine e grado, ha permesso alla classe di arpa di crescere, in pochi anni, in modo davvero esponenziale, se si considera che alla sua attivazione il corso aveva 3 iscritti.

Il suo percorso didattico prevede l’utilizzo del Metodo di M. Grossi, affiancato da due metodi pubblicati recentemente, integrati da brani di epoche e generi diversi.

Davide cura moltissimo la postura e l’impressione che si riceve osservando i suoi allievi è quella di una grande naturalezza.

I ragazzi vengono spesso coinvolti in attività musicali e il maestro Giovanni Barzaghi, direttore dell’Istituto, mi conferma che l’arpa è sempre presente nei programmi dei concerti.

Ho posto alcune domande a Davide:

Da quanti anni è stato attivato l’insegnamento di arpa ?

L’arpa è stata inserita da 4 anni. Fin dall’inizio, vista la natura dell’Istituto, si è pensato di creare un corso “diocesano” per coloro interessati ad utilizzare l’arpa nella liturgia e per formare animatori liturgici, e un corso “libero” per coloro che volevano avvicinarsi all’arpa classica o all’arpa celtica. Il corso si è sempre rivolto sia a bambini che ad adulti.

Quanti allievi frequentano regolarmente il tuo corso ?

Attualmente ho 15 allievi, due dei quali seguono le lezioni anche di pianoforte; mi piace dare questa doppia possibilità a quelli che lo richiedono. Su 15 allievi, 6 frequentano le scuole elementari e medie, mentre gli altri frequentano le superiori e l’università; alcuni sono studenti lavoratori. Ecco i loro nomi: Valentina Rabacchi, Cinzia Prampolini, Marta Bombarda, Laura Pedrazzi, Camilla Mesini, Enrico Tassinari, Marco Zanini, Francesca Lupoli, Patrizia Lancellotti, Chiara Benuzzi, Giulia Morandi, Anna Morandi, Morgana Rudan, Valentina Cristiani, Elisa Pagliani.

Come si articola l’insegnamento dello strumento?

L’Istituto è aperto 3 giorni alla settimana, dal lunedì al mercoledì, nelle ore pomeridiane dalle 14 alle 22. Le lezioni di arpa si svolgono il lunedì e il mercoledì pomeriggio, sono individuali e durano 50 minuti per allievo. Durante i giorni di apertura dell’Istituto è possibile utilizzare gli strumenti per lo studio, soprattutto nelle giornate di lunedì e martedì perchè ci sono più aule libere. Abbiamo due arpe: una celtica e un’arpa a pedali da concerto, e un’aula molto ampia e confortevole, con grandi finestre su due lati, dotata di un grande specchio. Oltre alle aule, c’è un grande auditorium, dove si svolgono i concerti e i saggi.

Quali sono le attività dell’Istituto oltre alle normali lezioni?

Gli allievi hanno la possibilità di accedere a diversi corsi che vengono proposti: attualmente è appena iniziato un corso di musica gregoriana; ci sono corsi di direzione di coro, corsi di armonia ecc. Inoltre l’Istituto organizza tre concerti all’anno (uno in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, dove di solito si invita un musicista ospite, uno per la Santa Pasqua e uno per il Santo Natale, questi ultimi due ad opera dei docenti dell’Istituto) e un saggio di fine anno, dove si esibiscono gli allievi di tutti i corsi; vengono poi organizzati accompagnamenti musicali e strumentali di celebrazioni liturgiche, veglie di preghiera, ecc., che si svolgono perlopiù nella cattedrale modenese (Duomo di Modena).

Dove si trova l’Istituto?

L’Istituto si trova in una posizione facilmente raggiungibile sia per chi viene in treno (è a due passi dalla stazione ferroviaria di Modena), sia per chi viene in autobus o in auto, e davanti all’Istituto c’è un parcheggio libero, non ancora a pagamento.

Quali altri insegnamenti sono attivi presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra?

Organo (2 classi), Flauto, Chitarra, Canto, Animatore musicale per la liturgia, Direzione di Coro.

Puoi dare qualche consiglio agli arpisti che vorrebbero proporre un corso di strumento in un Istituto Diocesano?

Certo. Anzitutto sull’annuario del CIDIM, consultabile anche on-line, è presente l’elenco di tutti gli Istituti Diocesani Italiani; basta contattare il direttore e avanzare una proposta.

La mia esperienza è stata positiva e sono molto soddisfatto di questo lavoro.

 

Per saperne di più:

www.idms-modena.it

www.davideburani.com

 

 

alcune foto scattate il 18 febbraio 2009:

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Questo articolo é stato pubblicato da
Emanuela Degli Esposti