Partiture / Storia dell'arpa

Il Tesoro di Cecilia Paini a Parma / The Treasure of Cecilia Paini in Parma

Emanuela Degli Esposti

 

Una grande emozione la scoperta di ciò che Cecilia Paini, concertista, prima arpista dell’Orchestra Ducale di Parma dal 1843, ha lasciato. Grazie alla gentilezza di Fabrizio Pedrazzi, di cui Cecilia era trisnonna, e della moglie Margaret Kearton, ora la sua musica, manoscritta e a stampa, i carteggi, i documenti, le fotografie, si trovano presso la Biblioteca Palatina di Parma. Oltre al M°Davide Burani, contattato dai coniugi Pedrazzi, residenti a Modena, ringrazio la mia cara amica Dott.ssa Federica Riva e la Dott.ssa Paola Cirani, direttrice della Biblioteca. / The discovery of what Cecilia Paini, concert player, first harpist of the Ducal Orchestra of Parma since 1843, left behind was a great emotion! Thanks to the kindness of Fabrizio Pedrazzi, of whom Cecilia was great-great-grandmother, and of his wife Margaret Kearton, now her music works, handwritten and printed, epistolar exchanges, documents, photographs, are located in the Palatine Library of Parma. In addition to M ° Davide Burani, contacted by the Pedrazzi family, residing in Modena, I thank my dear friend Dr. Federica Riva and Dr. Paola Cirani, director of the Library.

L’ingresso della Biblioteca Palatina e il ritratto di Maria Luigia, duchessa di Parma dal 1814 al 1847.

La Biblioteca fu istituita, grazie al Regio Decreto 14 luglio 1889 n. 6431, con la fusione dei libri e dei manoscritti di musica conservati nella Biblioteca Palatina con quelli dell’Archivio del Conservatorio. I fondi costitutivi sono pertanto l’Archivio dei duchi di Borbone e l’Archivio di Maria Luigia d’Austria (provenienti dalla Palatina), l’Archivio dell’antica Scuola di musica – che poi divenne Conservatorio di Stato – e parte del Fondo Sanvitale. Particolarmente interessanti i 15 volumi manoscritti contenenti 463 sonate di Domenico Scarlatti che, assieme ai 15 volumi conservati a Venezia nella Biblioteca Marciana, costituiscono la principale fonte dell’opera clavicembalistica del maestro napoletano. / The entrance to the Palatine Library and the portrait of Maria Luigia, Duchess of Parma from 1814 to 1847. The Library was instituted by the Royal Decree of 14th July 1889, no. 6431, with the union between the music books and manuscripts of the Palatine Library and the Conservatory Archive. Therefore the constitutive collections are the Borbone Dukes Archive and the Maria Luigia d’Austria Archive from the Palatine Library, the ancient Music School – after become the State Conservatory – Archive and part of the Sanvitale Collection. Particularly interesting are the 15 handwritten volumes of 463 sonata by Domenico Scarlatti. It represents, together with the 15 volumes of the Marciana Library in Venezia, the main source of the harpsichord works of the Neapolitan master.

Con la Dott.sa Paola Cirani durante la donazione e l’inventario

Margaret Kearton, Fabrizio Pedrazzi, Davide Burani e Emanuela Degli Esposti

Meraviglie della Palatina

Teste di Cecilia Paini e del marito Eugenio Zoboli modellate in terracotta

Per chi desidera visitare il Museo interno al Conservatorio di Parma e la sua collezione di arpe storiche:

https://www.conservatorio.pr.it/arpe-storiche/

https://www.conservatorio.pr.it/museo-riccardo-barilla/

Pianoforte di Idelbrando Pizzetti

CECILIA PAINI

(Lorient, 8.11.1831 – Modena, 10.5.1922)

Note biografiche

Cecilia Paini, nata a Lorient (Bretagna, Francia) l’8.11.1831, era figlia di Giovanni Paini (Colorno (Parma), 24.11.1796; Casinalbo (Modena), 1855) e Frantzline Lotz o Lutz (Francia, 1805; Reggio Emilia 25.9.1845).

Il padre, Giovanni Paini, era un buon musicista, suonatore di corno, compositore di musica d’occasione (quantomeno per banda), direttore di banda e insegnante di musica. Originario di Colorno (Parma), si trasferì in Francia come “chef de musique” nell’esercito francese. A Lorient, in Bretagna, conobbe la futura moglie Frantzline Lotz. Negli anni 1823 – 1824, già fidanzato, lo troviamo con l’esercito francese nella Spagna settentrionale durante l’assedio di Pamplona nel corso dell’invasione della Spagna voluta da Luigi XVIII per restaurare l’autorità assoluta del re spagnolo Ferdinando VII. Sembra che in seguito si fosse stabilito a Lorient con la moglie e là nacquero i suoi primi due figli (Hegesippe 1831, Cecilia 1831) e forse anche le successive due figlie (Emilia 1834, Clotilde 1835). Nel 1828, comunque, gli venne concesso con ordinanza reale il diritto di fissare il proprio domicilio in Francia e di esercitare i diritti civili spettanti ai cittadini francesi. In quel periodo (1828) il reggimento in cui prestava servizio era di stanza a La Rochelle. A un certo punto, comunque, la famiglia si trasferì a Parigi, dove Cecilia studiò arpa al Conservatorio con Prumier*, conseguendo un “accessit de solfège” nel 1840, un 2° premio di solfeggio nel 1841, un 1° premio di solfeggio e un 2° premio di arpa nel 1842. In precedenza, il 3.2.1838, all’età di soli sei anni e tre mesi, aveva dato il suo primo concerto pubblico in una “Soirèe Musicale” della Sociètè Philotechnique. A 11 anni dette alcuni concerti e venne considerata una bambina prodigio**. All’inizio del 1843 il padre Giovanni decise di sfruttare il talento di Cecilia come base per un ritorno a Parma e partì per l’Italia insieme a lei, mentre il resto della famiglia rimase per il momento a Parigi. Durante il viaggio fecero tappa a Marsiglia dove il 12.1.1843 Cecilia diede un concerto al Grand Thèatre, riscuotendo molto successo. Sul quotidiano “Sémaphore de Marseille”del 14.1.1843 comparve la recensione del concerto**. Nel marzo 1843 Cecilia e suo padre erano già a Parma, dove (come Giovanni sapeva) nell’orchestra mancava un suonatore di arpa. Cecilia diede un concerto e venne grandemente apprezzata dalla Duchessa Maria Luigia e dalla Corte, tanto che, stando a quanto scritto dal padre Giovanni alla moglie, la Duchessa e il Primo Ministro dissero di ritenerla fin troppo brava per una città come Parma. Per assicurarsi il suo servizio venne immediatamente creato un posto di arpista nella Orchestra Ducale e Cecilia Paini (che all’epoca aveva 11 anni e 4 mesi) venne designata per ricoprire quel ruolo a partire dal 23.3.1843. Nell’aprile 1843, grazie al successo avuto da Cecilia, la famiglia Paini si ricongiunse, con l’arrivo a Parma da Parigi della madre, Frantzline e delle sue due sorelle, Emilia e Clotilde, mentre non si sa se il fratello Hegesippe fosse rimasto ancora un po’ a Parigi a perfezionarsi con l’arpa, come gli aveva consigliato di fare il padre, in previsione di trasferirsi successivamente anche lui in Italia dove c’era scarsità di arpisti e dove era quindi più probabile trovare posto in una orchestra. Comunque dalla corrispondenza del padre appare probabile che Hegesippe fosse a Parma già nell’ottobre 1843. Sicuramente era a Parma il 1° dicembre 1843, quando accompagnò al fortepiano la sorella Cecilia in un concerto. Mentre Cecilia Paini continuò a vivere (e a lavorare) a Parma con la madre, il padre Giovanni, con Emilia e Clotilde, andò a vivere a Reggio Emilia, dove aveva trovato lavoro come insegnante di musica e di francese, avendo come allievi, secondo quanto scrisse al cognato, che viveva a Parigi, tutti i figli delle famiglie più in vista. Comunque anche Cecilia si spostava ogni tanto da Parma a Reggio Emilia, sia per andare a suonare là con l’Orchestra di Parma, sia perché Reggio era solitamente il punto di incontro fra lei e il futuro marito, Eugenio Zoboli, un piccolo proprietario terriero di Casinalbo, Modena. Il 1°.7.1843 Frantzline Paini diede alla luce una bimba, che venne chiamata Parminia e della quale non si trova più menzione dopo il 23.12.1844, sicchè appare probabile che non sopravvisse a lungo. Frantzline morì nella seconda metà del 1845 (pare il 25.9.1845 a Reggio Emilia), dopo aver dato alla luce un’altra bimba, Teresa o Teresina, battezzata a Reggio E. il 3.6.1845 e della quale il padre Giovanni dice al cognato in una lettera che è a balia e che teme non sopravviverà a lungo. In effetti Teresina morirà sempre a Reggio E. il 10.8.1846. Ritornando a Cecilia Paini, sappiamo che ricoprì ininterrottamente il ruolo di arpista, prima nell’Orchestra Ducale di Parma e, successivamente – dopo la soppressione del Ducato nel 1859 e la sua incorporazione nel Regno sabaudo – nell’Orchestra Reale (o già Ducale) di Parma, dal 23.3.1843 fino al 30.6.1875, quando, a seguito della soppressione dell’Orchestra con R.D. 17.6.1875, n. 2557, tutti i suoi componenti vennero collocati in disponibilità a far tempo dal 1°.7.1875. A questo punto Cecilia, che si era nel frattempo sposata con Eugenio Zoboli di Casinalbo (Modena) il 28.6.1851 in S. Giovanni Evangelista a Reggio E., e aveva avuto due figlie, Giulietta ed Elena, e viveva con il marito a Casinalbo, presentò domanda di pensionamento, che venne accolta nel 1877. Anche Giulietta ed Elena suonavano l’arpa e dalla corrispondenza di famiglia risulta che suonassero anche nelle orchestre e nei teatri della regione. Dalla corrispondenza di famiglia risulta anche evidente quanto lo stipendio di arpista di Cecilia fosse importante per la famiglia, così come lo era stato per la sua famiglia di nascita all’epoca del suo trasferimento da Parigi a Parma. Il 6.6.1846 suo padre Giovanni aveva sposato Carlotta Zoboli, sorella di Eugenio, marito di Cecilia, cosicchè quest’ultima era diventata cognata di suo padre. Anche Giovanni Paini, pertanto, si era trasferito a Casinalbo, dove viveva con la moglie Carlotta, dalla quale ebbe due figlie, e dove purtroppo morirà di colera nel 1855, a 59 anni, nel corso di una delle epidemie che nell’ottocento colpirono l’Europa e l’Italia. Il fratello di Cecilia, Hegesippe, dal canto suo, prese parte ai moti rivoluzionari del 1848, e, dopo avere scontato un periodo di carcere dopo la loro soppressione, ritornò in Francia, a Rouen, dove pare ebbe abbastanza successo come musicista, prima di morire prematuramente di tubercolosi. Sue composizioni sono conservate in bibiloteche a Bologna e Parigi. Cecilia Paini ebbe invece una vita decisamente più lunga, sopravvivendo al marito, morto nel 1907 a 85 anni e morendo nel 1922 all’età di 90 anni. Il Comune di Modena le ha intitolato una strada. Della attività di arpista di Cecilia Paini abbiamo trovato tra l’altro le seguenti testimonianze:

– il 17.3.1843 in un Accademia del Ridotto del Teatro Ducale di Parma suona un assolo per arpa e un Notturno in duo con il padre al corno da caccia**;

– ringraziamento della Ducale Società Filarmonica del 2.4.1843 per aver partecipato a un concerto benefico degli Asili dell’Infanzia;

– ringraziamento del 4.12.1843 della Società Filarmonica Ducale Parmense per un pezzo da concerto suonato da Cecilia con l’accompagnamento al fortepiano di suo fratello Hegesippe;

– autorizzazione da parte della Duchessa Maria Luigia a tenere un saggio di arpa il 12.12.1843; – nella stagione di Fiera 1843, indicata come “la giovinetta Paini della Duchessa di Parma”, fece parte dell’orchestra del Teatro di Reggio Emilia**;

– il 10.3.1846 dette un’Accademia al Teatro Ducale di Parma in cui suonò anche Antonio Bazzini**;

– nel Gran Concerto Straordinario di musica vocale e strumentale tenutosi il 25.8.1849 per solennizzare l’arrivo a Parma di Don Carlo III di Borbone e di Luigia Maria Teresa di Borbone, Cecilia Paini esegue una Fantasia per arpa;

– n. 2 concerti a scopo benefico nel 1860 o 1863 per la Sociertà Felsinea di Bologna;

– concerto a scopo benefico nel dicembre 1867 per gli Asili Infantili di Bologna;

– nel Guglielmo Tell di Rossini rappresentato a Pesaro nell’agosto del 1864 sotto la direzione di Angelo Mariani per conto della Società Rossiniana Pesarese per l’inaugurazione della statua di Rossini, Cecilia Paini suona come arpa prima insieme all’arpista Marsili Pietro della R. Orchestra di Firenze ***.

– nella stagione d’estate 1867 la troviamo citata come Paini Zoboli nel libretto del Guglielmo Tell, eseguito al Teatro della Fortuna di Fano con un’orchestra costituita quasi interamente di professori parmigiani**;

– dalla corrispondenza di famiglia fra il 1860 il 1875 risulta che Cecilia viaggiava regolarmente per suonare in produzioni operistiche non solo a Parma, ma anche a Bologna, Fano e altri teatri e che sia lei sia suo marito tenevano moltissimo a che le loro figlie imparassero a suonare l’arpa come mezzo per ottenere l’indipendenza economica

– dal 1876 continuò a vivere a Casinalbo e a suonare nel teatro di Modena e probabilmente in quelli delle città vicine. Il primo dicembre 1876 suonò come solista in un concerto al Teatro Reinach di Parma**.

* di Prumier esiste una Fantasia brillante per arpa sui motivi dell’opera “La Part du Diable” di D. Auber, dedicata dal compositore “alla sua allieva Cecilia Paini, arpista della Duchessa di Parma e Piacenza”

** informazione tratta da: https://parita.regione.emilia-romagna.it/vie-en-rose/schede/modena-schede/paini-cecilia

CECILIA PAINI

(Lorient, 8.11.1831 – Modena, 10.5.1922)

Brief biography and family notes

Cecilia Paini, born in Lorient (Brittany, France) on 8.11.1831, was the daughter of Giovanni Paini (Colorno (Parma), 24.11.1796; Casinalbo (Modena), 1855) and Frantzline Lotz or Lutz (France, 1805; Reggio Emilia 25.9.1845).

Her father, Giovanni Paini, was an accomplished musician, a horn player, a composer of occasional pieces (for bands, at least), band conductor and music teacher. Born in Colorno (Parma), he moved to France as a “chef de musique” with the French army. He met his future wife Frantzline Lotz at Lorient, in Brittany. In 1823 – 1824, already engaged to be married, he fought in the French army at the siege of Pamplona during the invasion of Spain ordered by Louis XVIII to restore the absolute authority of the Spanish monarch Ferdinand VII. It appears that he then settled in Lorient with his wife, his first two children (Hegesippe 1831, Cecilia 1831) and perhaps the next two daughters (Emilia 1834, Clotilde 1835) were born there. Documents reveal that in 1828 a royal ordinance granted Giovanni Paini the right to establish his domicile in France and exercise the civil rights of a French citizen. At that time (1828), his regiment was stationed at La Rochelle. However, at some point the family moved to Paris, where Cecilia studied the harp at the Conservatoire with Prumier*; she was awarded an “accessit de solfège” in 1840, a 2nd prize in music theory in 1841 and a 1st prize in music theory and a 2nd prize in harp in 1842. She had already given her first public concert at a “Soirèe Musicale” held by the Sociètè Philotechnique on 3.2.1838, just three months after her sixth birthday. She gave a number of concerts at 11 years of age, by which point she was considered a child prodigy**. Early in 1843 her father Giovanni decided to exploit Cecilia’s talent as the basis for a move back to Parma, and he set off for Italy with her, initially leaving the rest of the family in Paris. En route they stopped in Marseille, where on 12.1.1843 Cecilia gave a very successful concert at the Grand Thèatre. A review of the concert appeared in the “Sémaphore de Marseille” on 14.1.1843**. By March 1843 Cecilia and her father were in Parma, where (as he was aware) there was no harpist in the court orchestra. Cecilia gave a concert which greatly impressed Duchess Marie Louise and the Court; according Giovanni’s account in a letter to his wife in Paris, the Duchess and her Prime Minister thought her too accomplished for a provincial city like Parma. To retain her services, a post for a harpist in the Ducal Orchestra was created with all possible haste, and Cecilia Paini, aged 11 years and 4 months, was designated to fill it with effect from 23.3.1843. In April 1843, thanks to Cecilia’s success, the Paini family was reunited, with the arrival in Parma from Paris of her mother, Frantzline, and her two sisters, Clotilde and Emilia. Her brother Hegesippe may have stayed on in Paris to perfect his harp playing, as recommended by his father, before also coming to Italy where the shortage of harpists would ensure that he, too, would easily find a place with an orchestra. However, from father Giovanni’s correspondence it appears likely that Hegesippe was in Parma by October 1843. He was definitely there by 1 December of that year, when he played the fortepiano as Cecilia’s accompanist at a concert. While Cecilia Paini lived (and worked) in Parma, with her mother, her father Giovanni moved with Emilia and Clotilde to Reggio Emilia, where he had found work as a teacher of music and French; in a letter to his brother-in-law, who lived in Paris, he explains that he was giving lessons to all the town’s leading families. However, Cecilia also moved backwards and forwards between Parma and Reggio Emilia – her duties included playing at the theatre there with the Ducal Orchestra. Later, Reggio was also her meeting-place with her future husband, Eugenio Zoboli, a small-scale landowner from Casinalbo, Modena. On 1.7.1843 Frantzline Paini gave birth to a little girl called Parminia who probably did not survive infancy as there is no mention of her after 23.12.1844. Frantzline died in the second half of 1845 (probably on 25.9.1845 in Reggio Emilia), after giving birth to another daughter, Teresa or Teresina, baptised in Reggio Emilia on 3.6.1845, who Giovanni mentions as being with a wet nurse but who died in Reggio Emilia on 10.8.1846. Returning to Cecilia Paini herself, we know that she served without interruption as harpist, first in the Ducal Orchestra of Parma and then – after the suppression of the Duchy and its incorporation in the Kingdom of Italy in 1859 – in the Royal Orchestra of the same city, from 23.3.1843 until 30.6.1875, when the Orchestra was dissolved further to Royal Decree no. 2557 of 17.6.1875. By this time Cecilia, who had married Eugenio in the church of S. Giovanni Evangelista in Reggio Emilia on 28.6.1851 and had two daughters Giulietta and Elena (also harpists, recorded in family letters as playing in the orchestras of theatres in the region), was living with her family in Casinalbo, Modena, and she applied for a pension, granted in 1877. From correspondence it is clear that her income as a harpist was important to the family, as it had been to her birth family at the time of the move from Paris to Parma. On 6.6.1846 Cecilia’s father Giovanni had married Eugenio’s sister Carlotta Zoboli; on her marriage she became her father’s sister-in-law. Giovanni Paini had therefore also moved to Casinalbo, where he lived with his wife Carlotta, with whom he had two daughters, and where unfortunately he died in 1855 at 59 years of age in one of the cholera epidemics which hit Europe and Italy in the 19C. Her brother Hegesippe Paini, on the other hand, took part in the 1848 uprisings in Italy, was apparently imprisoned on their defeat and then moved back to France, to Rouen, where he appears to have had a fairly successful career as a musician before dying prematurely of tuberculosis. Compositions by him are recorded in libraries in Bologna and Paris. Cecilia Paini enjoyed a much longer life, surviving her husband (who died aged 85 in 1907) and dying at age 90 in 1922. She is commemorated by a street name in Modena. Records of Cecilia Paini’s career as a harpist include:

– on 17.3.1843 she played a harp solo and duetted with her father (on the hunting horn) in a Nocturn at a concert in the Ridotto of the Teatro Ducale di Parma**;

– on 2.4.1843 she received a formal letter of thanks from the Ducale Società Filarmonica in Parma for her participation in a charitable concert for the Foundling Hospitals;

– on 4.12.1843 she was again thanked by the Società Filarmonica Ducale Parmense for appearing at a concert, this time accompanied by her brother Hegesippe on the fortepiano;

– on 12.12.1843 she received authorisation from Duchess Marie Louise to give a private harp concert;

– she is recorded as playing in the Reggio Emilia Theatre Orchestra in the 1843 season (referred to as “the Duchess of Parma’s young lady Cecilia Paini)**;

– on 10.3.1846 she gave a private concert at the Teatro Ducale in Parma at which Antonio Bazzini also appeared**;

– Cecilia Paini is recorded as playing a Fantasy for harp at the Ceremonial Concert of vocal and instrumental music held on 25.8.1849 to celebrate the arrival in Parma of Duke Carlo III and his wife Louise Marie of France;

– she played at 2 charitable concerts in 1860 or 1863 for the Società Felsinea in Bologna;

– charitable concert for the Foundling Hospitals in Bologna in December 1867;

– Cecilia Paini was first harp, alongside Pietro Marsili of the R. Orchestra of Florence, at the production of Rossini’s William Tell staged in Pesaro in August 1864 by the Società Rossiniana Pesarese under the baton of Angelo Mariani for the inauguration of the statue of Rossini ***.

– in summer 1867 she is mentioned as Paini Zoboli in the libretto of William Tell performed at the Teatro della Fortuna in Fano, with an orchestra consisting almost entirely of players from Parma**;

– family letters from 1860 to 1875 indicate that Cecilia regularly travelled to play in opera productions not only in Parma but also in Bologna, Fano and elsewhere, and that she and her husband were eager that their daughters should also learn the harp as a means to financial independence;

– from 1876 she continued to live at Casinalbo and to play in the theatre at Modena and probably those of nearby cities. On the first of December 1876 she played as soloist in a concert at the Teatro Reinach in Parma**;

* Prumier published a “Fantasie Brillante pour La Harpe” on themes from the opera “La Part du Diable” by D. Auber, dedicated to “his pupil Cecilia Paini, harpist to the Duchess of Parma and Piacenza”

** see: https://parita.regione.emilia-romagna.it/vie-en-rose/schede/modena-schede/paini-cecilia

*** see “Delle feste fatte in Pesaro in onore di Gioacchino Rossini nel suo dì onomastico, 21 agosto 1864”, v.

https://archive.org/stream/dellefestefattei00pesa/dellefestefattei00pesa_djvu.txt

(by Margaret Kearton and Fabrizio Pedrazzi)

Brani per arpa donati alla Palatina

Raccolta di composizioni per arpa del “Concours de 1841 du Conservatorie de Musique (Paris)”:

  1. C. Prumier: Solo de Harpe;
  2. Th. Labarre: Les Charmes de Londres (Grande Fantaisie);
  3. Th. Labarre: Fantaisie;
  4. Th. Labarre: Grand duo pour harpe et piano*;
  5. Th. Labarre: Fantaisie et Variations Brillantes Robert Le Diable de Meyerber pour harpe et piano*;
  6. Th. Labarre: Souvenirs Irlandais Fantaisie pour la harpe op. 32;
  7. Marcucci: Variations à effets brillants pour la harpe;
  8. Vicomte de Marin: Nouvelle grande Sonate pour la harpe op. 31 **.

N. C. Bochsa : Dix Etudes composées pour la harpe à double mouvement de Sebastien Erard (Si tratta della seconda suite dei 20 Studi, dal n. 11 al . 20) ; 50 Etudes pour la harpe; Pezzi scelti dell’Opera “Linda di Chamonix” di Donizetti trascritti per arpa e pianoforte da Bochsa * (solo piano)

Raccolta di composizioni per arpa sola ed. Ricordi *(sono presenti indicazioni di diteggiature):

Parish – Alvars: op.84 Grand Studio ad imitazione del Mandolino;*

Parish- Alvars: op. 85 Souvenirs de Naples (Il Pappagallo);

Marianna Creti De Rocchis: La Passione – Melodia;

Th. Labarre: Fantaisie sull’Opera Il Giuramento di Mercadante op. 103;

Ferdinand Marcucci: Fantaisie pour la harpe su Ernandi di Giuseppe Verdi.

E. Parish-Alvars: Trois romances caracteristique pour la harpe* (*il manoscritto contiene versi di Dante e di Lord Byron)

J. M. Plane: Fantaisie pour la harpe

Edmond Larivière: Fantaisie pour la harpe sur l’Opèra Lucia de Lammermoor

E. Parish-Alvars: Grande Fantaisie et Variations de bravoure sur les motifs italiens; Grande Fantaisie pour la harpe; Grande Fantaisie pour la Harpe sur l’Opèra Moise de Rossini op. 58

Vincenzo Maria Graziani: Fantasia per arpa sopra vari motivi della Giovanna d’Arco del Maestro Verdi

Felice Lebano: Tristezza!! Romance sans paroles pour harpe (incompleto)

Giulio Dalla Rosa: Fantasia per arpa composta espressamente per Madamigella Cecilia Paini

(sono presenti anche un numero considerevole di spartiti e trattati per pianoforte)

 

Elenco di una parte dei concerti, documenti e riconoscimenti:

Programma del concerto di debutto di Cecilia Paini alla Sociètè Philotechnique, Soirèe Musicale (Nota manoscritta in calce che precisa che Cecilia Paini ha debuttato all’età di 6 anni e 3 mesi)

Conferimento a Cecilia Paini di “un accessit de solfège” da parte del Conservatorio di Parigi (Firma autografa di Luigi Cherubini)

Conferimento a Cecilia Paini di un 2° premio di solfeggio da parte del Conservatorio di Parigi (Firma autografa di Luigi Cherubini)

Conferimento a Cecilia Paini di un 1° premio di solfeggio da parte del Conservatorio di Parigi (Firma autografa di Daniel Auber)

Conferimento a Cecilia Paini del 2° premio di arpa da parte del Conservatorio di Parigi (Firma autografa di Daniel Auber)

Società Filarmonica Ducale Parmense: Lettera con cui si elogia e si ringrazia Cecilia Paini per l’esecuzione di un pezzo di concerto eseguito con l’accompagnamento al fortepiano di suo fratello (Hégésippe) – Si dice che era da molto tempo che Parma cercava una valente suonatrice di arpa

Soprantendenza dell’Orchestra Ducale: Lettera con cui si avvisa Giovanni Paini, padre di Cecilia, che la Duchessa ha accolto la petizione per far eseguire a Cecilia un saggio di arpa nel concerto del 12/12/1843

Ducale Società Filarmonica: Lettera di ringraziamento e apprezzamento a Cecilia Paini per la partecipazione a un concerto a beneficio degli Asili dell’infanzia (Alla lettera vennero accluse lire 50 e la recensione apparsa sulla Gazzetta di Parma)

1 lettera e n. 3 sonetti di ammiratori a Cecilia Paini

21 lettere fra Cecilia Paini e il futuro marito Eugenio Zoboli di Casinalbo (MO), fra Gennaio 1851 e Gennaio 1852 (N. 9 lettere da Cecilia a Eugenio e n. 12 da Eugenio a Cecilia. Dalla lettera più recente di Cecilia, datata 25.1.1852, si capisce che i due si sono da poco sposati ed Eugenio sta per andare ad abitare a Parma a casa di Cecilia)

Sopraintendenza della Reale Orchestra: Lettera al padre di C.P., con cui “si fa conoscere come la Sig.a Paini Cecilia, Arpista della Reale Orchestra maritandosi ad un forestiero verrebbe a rinunciare all’attuale sua qualità”; Lettera al padre di C.P., con cui “si dice che per ottenere il sig. Eugenio Zoboli la cittadinanza di questi Stati fa d’uopo che supplichi S.A.R. l’Augusto Nostro Sovrano; Lettera con cui viene comunicato a C.P.il permesso di sposare Eugenio Zoboli di Modena senza che questo comporti la cessazione del suo servizio nella Reale Orchestra di Corte e a condizione che non possa assentarsi da Parma senza previa autorizzazione.

Ministero delle Finanze degli Stati Parmensi: Note statistiche intorno alla persona ed ai servigi pubblici della Sig.a Cecilia Pajni, da cui risulta essere stata nominata arpista dell’Orchestra Reale il 23/03/1843 e esserlo ancora il 01/01/1858

Copia di una istanza da rivolgersi, da parte di orchestrali della R. Orchestra di Parma, a un deputato del Regno (di Sardegna o d’Italia), per ottenere un aumento di stipendio nel progettato Istituto di “musica vocale ed istrumentale” (Dicembre 1860)

Cronistoria e trascrizione di istanze (sembra inutilmente) rivolte da alcuni professori dell’Orchestra di Parma a Ministeri e Prefetto per ottenere un miglioramento delle condizioni economiche, con relative risposte ministeriali (1870 c.a.)

Società Felsinea – Bologna: Lettera di ringraziamento a Cecilia Paini per avere suonato in due concerti a scopo benefico 23/03/1860 (1863?)

Consiglio di amministrazione degli Asili Infantili – Bologna: Lettera di ringraziamento a Cecilia Paini per avere suonato a scopo benefico (08/12/1867)

Presidente delle Finanze del Ducato di Parma: Comunicazione al padre di Cecilia del Sovrano Rescritto che crea un posto di suonatrice di arpa nell’Orchestra Ducale e nomina Cecilia Pajni a ricoprire quel ruolo (23/03/1843)

Soprintendenza della Reale Orchestra di Parma: Comunicazione a Cecilia Pajni del Decreto con cui col 1° Gennaio 1857 saranno aumentati gli stipendi di tutti i componenti la Reale Orchestra (24/11/1856) Lo stipendio di Cecilia Paini aumenta da Lire 1.000 a Lire 1.100

Società Filarmonica Parmense: Nomina di Cecilia Paini a socio onorario della Società Filarmonica Parmense (10/01/1870)

Ministero della Pubblica Istruzione: Comunicazione del Reale Decreto con cui a partire dal 1° Luglio 1875 sono collocati in disponibilità tutti i componenti dell’Orchestra già Ducale di Parma (soppressa con R.D. del 17.06.1875, n. 2557), con annessa tabella con stipendio e assegno di disponibilità spettanti a Cecilia Paini (1875)

Vittorio Emanuele II: Decreto di pensionamento su domanda di Cecilia Paini (Firma autografa di Vittorio Emanuele II – 05/04/1877)

Comune di Parma: Lettera di comunicazione a Cecilia Paini che è stato emanato il Reale Decreto che colloca in disponibilità tutti i componenti dell’Orchestra di Parma a partire dal 1° Luglio 1875 (v. doc. 79) 14/08/1875

Numerose lettere di Giovanni Paini, padre di Cecilia (Giovanni Paini milita nell’esercito francese nella zona dei Pirenei occidentali come sergente maggiore e maestro di musica, durante l’invasione della Spagna voluta da Luigi XVIII per ripristinare l’autorità assoluta del re spagnolo Ferdinando VII )

Articolo di giornale francese con necrologio di Hégésippe Paini, fratello di Cecilia, che abitava a Rouen. Anch’egli musicista, suonatore d’arpa e insegnante di musica

Società Rossiniana Pesarese: Diploma incorniciato attestante la partecipazione di Cecilia Paini come arpa prima all’esecuzione del Guglielmo Tell di Rossini tenutasi a Pesaro nell’Agosto 1864 in occasione dell’inaugurazione della statua di Rossini (01/09/1864)

                                                                  via Cecilia Paini a Modena

Presento la prima di una serie di iniziative dedicate a Cecilia Paini / I present the first of a series of events dedicated to Cecilia Paini.

Concerto in memoria dell’arpista Cecilia Paini

Parma, 21 ottobre 2021, ore 20,30 – Chiesa di San Rocco

(prenotazioni: festadellastoriaparma1@gmail.com)

Morgana Rudan, arpa

Programma

Félix Godefroid

1818 – 1897

Étude de concert en mi bémol mineur

Antoine Prumier

1794 – 1868

Fantaisie brillante pour la Harpe, sur les motifs de: “La Part du diable”, opéra de D. F. E. Auber

Marcel Tournier

1879 – 1951

Au matin. Étude de concert

Georg Friedrich Händel

1685 – 1759

Concerto en si bémol

Trascrizione per arpa sola di Marcel Grandjany (1891-1975)

John Thomas

1826 – 1913

Una Furtiva Lagrima

da “L’Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti

Camille Saint-Saëns

1835 – 1921

Fantaisie pour Harpe

Gioachino Rossini

1792 – 1868

Andantino et Allegro brillante

Morgana Rudan – Nasce a Modena nel 2000. Intraprende lo studio dell’arpa all’età di sette anni presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena sotto la guida del Maestro Davide Burani. Con quest’ultimo prosegue i suoi studi presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia, dove nel 2020 ottiene il Diploma Accademico di I° livello in arpa con il massimo dei voti e la lode. Attualmente frequenta, presso il medesimo Istituto, il primo anno del corso di II° livello di Alta Formazione Artistico Musicale, sempre sotto la guida del Maestro Burani. Morgana ha arricchito la sua formazione attraverso la partecipazione a Masterclass sotto la guida di Luisa Prandina, Susanna Bertuccioli, Josè Antonio Domenè, Josè Ignacio Pascual, Janet Harbison, Sophie Hallynck e Roberta Inglese. Nel 2017 ha partecipato alla International Summer School Harp Master PRO organizzata dall’arpista Irina Zingg e condotta da Milda Agazarian, della Russian Music Academy di Mosca. Morgana ha inoltre partecipato a numerosi concerti come solista, in formazioni cameristiche e come membro d’orchestra. Collabora con varie orchestre tra cui: l’Orchestra Filarmonica “Arturo Toscanini”, l’Orchestra Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, l’Orchestra “Città di Ferrara”, l’Orchestra Filarmonica delle Terre Verdiane, l’Orquestra Simfónica De Les Illes Baleares, l’Orchestra “Senzaspine” di Bologna e l’orchestra del Collegium Musicum Almae Matris di Bologna. Ha partecipato a concerti dell’Orchestra Giovanile Nazionale Sinopoli con la quale si è esibita in Senato nel dicembre 2016, al Teatro Bellini di Catania nel 2017 e all’Auditorium Agnelli Lingotto a Torino nel 2018. Ha inoltre preso parte a diversi concerti in Irlanda ed in Francia come Guest Member della Youth Irish Harp Orchestra, fondata e diretta dalla Dott.ssa Janet Harbison dell’Università di Derry in Ulster. Nel 2014 ha fatto parte dell’Orchestra Internazionale di Arpe che ha eseguito in prima mondiale l’opera “Brian Boru, Lion of Ireland”, composta dalla stessa Janet Harbison. Nel 2016 è risultata vincitrice ex aequo del concorso internazionale di arpa “Marcel Tournier” nella categoria solisti (età inferiore a 16 anni). Nel 2021 ha ottenuto il 2° Premio nella categoria strumenti solisti (nati dopo il 1998) nell’ambito del 14° Concorso Nazionale “Città di Piove di Sacco”, il 2° Premio nella categoria arpa solista nell’ambito del XXXVIII Concorso Internazionale di Musica “Città di Stresa”, il 1° Premio nella categoria arpa solista nell’ambito del VI Concorso Internazionale Giovani Musicisti “Diapason d’oro” e il 1° Premio Assoluto nella categoria arpa solista (fino a 22 anni compiuti) nell’ambito del IX Concorso Nazionale Musicale “MusicArte”. A partire dal 2018, con il chitarrista Roberto Guarnieri, come Duo ClaroScuro ha ottenuto il 1° Premio in vari concorsi nell’ambito della categoria di musica da camera tra cui il X concorso internazionale di arpa “Marcel Tournier” (Cosenza, 2018), il concorso chitarristico “Andres Segovia” (Pescara, 2019), il V concorso chitarristico nazionale “Davide Lufrano Chaves” (Prato, 2019) e l’International Music Competition “Grande Prize Virtuoso” (Bruxelles, 2019). Nel 2021 il duo ha ottenuto il 2° Premio nell’ambito del 14° Concorso Nazionale “Città di Piove di Sacco”, il 1° Premio nell’ambito del IX Concorso Nazionale Musicale “MusicArte”, il 1° Premio nell’ambito del Concorso Internazionale Musicale “Città di Pesaro”, il 1° Premio nell’ambito del VI Concorso Internazionale di Musica Città Murata, il 1° Premio Assoluto ex aequo nell’ambito del XXXVIII Concorso Internazionale di Musica “Città di Stresa” e il 1° Premio Assoluto nell’ambito del 22° Concorso Musicale Nazionale Città di Barcellona P. G.

Morgana Rudan was born in Modena in the year 2000 and began playing the harp at the age of seven under the guidance of Maestro Davide Burani at the Diocesan Institute of Sacred Music in Modena. After two years she continued her studies with Prof. Burani at the Higher Institute of Musical Studies “Achille Peri” in Reggio Emilia, where she graduated in 2020 receiving the 1st level Academic Diploma in harp with full marks and honours. She is currently continuing her studies at the same Institute, presently attending the first year of the 2nd level course of Higher Musical and Artistic Education, always under the guidance of Maestro Burani. Morgana enriched her musical training through several Masterclasses under the guidance of renowned harpists, such as Luisa Prandina, Susanna Bertuccioli, Josè Antonio Domenè, Josè Ignacio Pascual, Janet Harbison, Sophie Hallynck and Roberta Inglese. In 2017 she attended the Harp Master PRO International Summer School organized by harpist Irina Zingg and conducted by Milda Agazarian, from the Russian Music Academy in Moscow. Morgana has performed in numerous concerts as a soloist, in chamber music ensembles and as an orchestra member. She collaborates with various orchestras, including: the “Arturo Toscanini” Philharmonic Orchestra, the “Bruno Bartoletti” Philharmonic Orchestra of the Italian Opera, the “City of Ferrara” Orchestra, the “Terre Verdiane” Philharmonic Orchestra, the Symphonic Orchestra of the Balearic Islands, the “Senzaspine” Orchestra of Bologna and the orchestra of the Collegium Musicum Almae Matris of the University of Bologna. As a member of the “Giuseppe Sinopoli” National Youth Orchestra she performed in the Senate of the Republic of Italy in December 2016, at the “Bellini” Theatre in Catania in 2017 and at the “Agnelli Lingotto” Auditorium in Turin in 2018. She has also taken part in several concerts in Ireland and in France as a Guest Member of the Youth Irish Harp Orchestra, founded and conducted by Dr Janet Harbison of the University of Derry. In 2014 she was part of the International Harp Orchestra which performed the world premiere of the opera “Brian Boru, Lion of Ireland”, composed by Janet Harbison herself. In 2016 she was ex aequo winner of the International Harp Competition “Marcel Tournier” in the soloist category (under 16 years old). In 2021 she obtained the 2nd Prize in the solo instruments category in the XIV National Competition “Città di Piove di Sacco”, the 2nd Prize in the solo harp category in the XXXVIII International Competition of Music “Città di Stresa”, the 1st Prize in the solo harp category in the VI International Competition for Young Musicians “Diapason d’oro” and the Absolute 1st Prize in the solo harp category in the IX National Music Competition “MusicArte”. She collaborates with guitarist Roberto Guarnieri as Duo ClaroScuro since 2018. The duo obtained the 1st Prize in various competitions within the chamber music category including the X International Harp Competition “Marcel Tournier” (Cosenza, 2018), the International Guitar Competition “Andres Segovia” (Pescara, 2019), the V National Guitar Competition “Davide Lufrano Chaves” (Prato, 2019) and the International Music Competition “Grand Prize Virtuoso” (Brussels, 2019). In 2021 the duo obtained the 2nd Prize in the XIV National Competition “Città di Piove di Sacco”, the 1st Prize in the IX National Music Competition “MusicArte”, the 1st Prize in the International Music Competition “City of Pesaro”, the 1st Prize in the VI International Music Competition “Città Murata”, the Absolute 1st Prize ex aequo in the XXXVIII International Music Competition “Città di Stresa” and the Absolute 1st Prize in the XXII National Music Competition “Città di Barcellona P.G.”.


Questo articolo é stato pubblicato da
Redazione Redazione di IN CHORDIS, la rivista online dell'Associazione Italiana dell'Arpa.