Concorso Suoni d'Arpa

Elogio dell’Arpa

Cari amici,

volevo condividere con voi alcune riflessioni sulla interessante e intensa esperienza che ho vissuto la scorsa settimana in Lombardia, dove sono stato invitato a far parte della giuria del concorso internazionale “Suoni d’Arpa”.

Che l’Arpa – uno dei primi strumenti musicali apparso sulla terra – fosse uno strumento di guarigione (oltreché di suoni soavi) l’ho sempre creduto e ne ho una certa esperienza (…. anche in tempi antichissimi l’Arpa era usata a fini terapeutici per il benessere del corpo e per l’armonia della psiche).

Ma la scorsa settimana ho potuto fare un’esperienza ancora più profonda e direi fantastica. Ricordo di essere partito da Firenze un po’ indisposto, con dolori articolari per l’umido, il freddo e la pioggia caduta nei giorni precedenti. Ma già dal primo mattino, ascoltando suonare l’arpa dai candidati del concorso, il mio corpo fisico e i miei corpi sottili avevano potuto cominciare a rigenerarsi, e nel pomeriggio ero già in perfetta forma. Nella villa antica dove si svolgeva il concorso, oltre all’arpa su cui si esibivano i concorrenti vi erano state posizionate altre 17 arpe, in varie stanze, per permettere a tutti i concorrenti di studiare. Dalle 7:30 del mattino fino alle 23 della sera, era un continuo risuonare di tutte queste arpe: arpe a pedali di varie dimensioni e colori e arpe celtiche, messe in risonanza da giovani artisti che si esprimevano con impegno per ottenere il massimo risultato. Ebbene proprio per tutti questi scambi musicali, e per gli incontri fatti con i docenti di Arpa, con i giurati, con i genitori dei concorrenti, per l’energia e per le riflessioni che seguivano, ricordo che, malgrado abbia dormito in tre notti appena nove ore , non ho provato la minima stanchezza. Poi di giorno c’era il lavoro – di attenzione e di responsabilità come giurato – e poi la sera di nuovo ad ascoltare avvincenti concerti d’arpa: sì, la cosa incredibile era che non sentivo stanchezza, mentre mi sentivo sostenuto costantemente dalle vibrazioni delle Arpe, immerso come in un mondo magico, in un brulicare di emozioni. Che bello, poi, vedere i concorrenti che, invece di confrontarsi con le sciabole si sfidavano con i suoni delle Arpe.

Ecco, tutto questo per dirvi che se Sorella Musica è stata inviata sulla Terra per nobilitare, guarire e ispirare gli esseri umani, l’Arpa ha sicuramente, in tutto ciò, un ruolo da protagonista, essenziale e potente.

Arpa medievale, barocca, a pedali, celtica… queste mie parole per invitarvi quindi a conoscere e ad ascoltare sempre più consapevolmente questo strumento “sacro”.

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Daniele suona una delle arpe della collezione Giulini

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Daniele Garella e Emanuela Degli Esposti con Tjasha Gafner (14 anni) vincitrice della borsa di studio offerta dall’Associazione Italiana dell’Arpa e del Concerto a Villa di Vico a Scandicci (FI) http://www.danielegarella.com/villavico/vico.htm

http://fondazioneomraam.org/concerti.html


Questo articolo é stato pubblicato da
Daniele Garella